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WHERE TO INVADE NEXT
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EV10/8

120 min

Genere: Documentario

Lingua: ITALIANO

Regia: Michael Moore

Con: Michael Moore

Lo stato maggiore del Pentagono è sconfortato per aver perso tutti i conflitti armati a cui gli Stati Uniti hanno preso parte dopo la seconda guerra mondiale. Michael Moore si propone di "invadere" da solo l'Europa per conquistare diversi stili di vita da introdurre nella propria patria[3]. La missione inizia in Italia, con l'intervista ad una coppia di Firenze, seguita da una visita ad una ditta di abbigliamento e all'industria motociclistica Ducati[4], durante cui il registra scopre che in Italia i lavoratori dipendenti ricevono la tredicesima mensilità e godono di 30-35 giorni di ferie (in aggiunta ai giorni festivi e ai 15 giorni di permesso matrimoniale), le lavoratrici in gravidanza hanno diritto a cinque mesi di assenza pagata, gli operai possono fare una pausa-pranzo di due ore, il tutto con piena soddisfazione degli amministratori delegati delle aziende che ritengono che il benessere lavorativo dei dipendenti aumenta la produttività. Moore si sposta in Francia, dove vi sono ottime mense scolastiche, per poi studiare il sistema rieducativo delle carceri norvegesi, la liberalizzazione delle droghe in Portogallo, le cure ginecologiche gratuite in Tunisia e le pari opportunità in Islanda. Il viaggio termina, non prima di aver visitato gli operai dell'industria tedesca Faber-Castell (che, pur lavorando solo 36 ore, ricevono un salario equivalente a 40 ore e possono rilassarsi alle terme a spese dell'azienda), l'università gratuita in Slovenia e le ottime scuole finlandesi che si basano su un limitato numero di ore di insegnamento. Al termine del film, Moore si rammarica del fatto che molte di queste "conquiste di civiltà" europee erano state in realtà già raggiunte negli Stati Uniti nel passato, ma poi perse a causa del capitalismo disumano e della corsa al profitto[5].

Durante il flm, girato con lo stile del documentario-inchiesta di viaggio, Moore viaggia in diversi paesi come Francia, Finlandia, Germania, Islanda, Italia, Norvegia, Portogallo, Slovenia e Tunisia, verificando il diverso approccio di queste nazioni nell'affrontare i temi economici e sociali, confrontandolo con la sua esperienza negli Stati Uniti[6].

A distanza di sei anni dall'ultimo film di Moore (Capitalism: A Love Story), Where to Invade Next è stato lanciato il 23 dicembre negli Stati Uniti e in Canada,[7] in un numero limitato di proiezioni per una settimana in teatri di Los Angeles e New York al fine di potersi qualificare per gli Oscar (ma alla fine non ha ottenuto alcuna nomination).

120 min

Genere: Documentario

Lingua: ITALIANO

Regia: Michael Moore

Con: Michael Moore

Lo stato maggiore del Pentagono è sconfortato per aver perso tutti i conflitti armati a cui gli Stati Uniti hanno preso parte dopo la seconda guerra mondiale. Michael Moore si propone di "invadere" da solo l'Europa per conquistare diversi stili di vita da introdurre nella propria patria[3]. La missione inizia in Italia, con l'intervista ad una coppia di Firenze, seguita da una visita ad una ditta di abbigliamento e all'industria motociclistica Ducati[4], durante cui il registra scopre che in Italia i lavoratori dipendenti ricevono la tredicesima mensilità e godono di 30-35 giorni di ferie (in aggiunta ai giorni festivi e ai 15 giorni di permesso matrimoniale), le lavoratrici in gravidanza hanno diritto a cinque mesi di assenza pagata, gli operai possono fare una pausa-pranzo di due ore, il tutto con piena soddisfazione degli amministratori delegati delle aziende che ritengono che il benessere lavorativo dei dipendenti aumenta la produttività. Moore si sposta in Francia, dove vi sono ottime mense scolastiche, per poi studiare il sistema rieducativo delle carceri norvegesi, la liberalizzazione delle droghe in Portogallo, le cure ginecologiche gratuite in Tunisia e le pari opportunità in Islanda. Il viaggio termina, non prima di aver visitato gli operai dell'industria tedesca Faber-Castell (che, pur lavorando solo 36 ore, ricevono un salario equivalente a 40 ore e possono rilassarsi alle terme a spese dell'azienda), l'università gratuita in Slovenia e le ottime scuole finlandesi che si basano su un limitato numero di ore di insegnamento. Al termine del film, Moore si rammarica del fatto che molte di queste "conquiste di civiltà" europee erano state in realtà già raggiunte negli Stati Uniti nel passato, ma poi perse a causa del capitalismo disumano e della corsa al profitto[5].

Durante il flm, girato con lo stile del documentario-inchiesta di viaggio, Moore viaggia in diversi paesi come Francia, Finlandia, Germania, Islanda, Italia, Norvegia, Portogallo, Slovenia e Tunisia, verificando il diverso approccio di queste nazioni nell'affrontare i temi economici e sociali, confrontandolo con la sua esperienza negli Stati Uniti[6].

A distanza di sei anni dall'ultimo film di Moore (Capitalism: A Love Story), Where to Invade Next è stato lanciato il 23 dicembre negli Stati Uniti e in Canada,[7] in un numero limitato di proiezioni per una settimana in teatri di Los Angeles e New York al fine di potersi qualificare per gli Oscar (ma alla fine non ha ottenuto alcuna nomination).
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